Come da manifesto, si svolgerà a Trieste il secondo incontro internazionale dei fotografi del mondo sotterraneo.
Dopo il primo raduno tenutosi in Francia due anni fa, è ora giunto il momento di Italia e Slovenia che si sono fatti carico di organizzare l’incontro grazie a Antonio Danieli, Peter Gedei , Franco Gherlizza e Louis Torelli, i quali, saranno a loro volta coadiuvati da numerosi speleologi italiani e sloveni che si occuperanno della logistica e degli accompagnamenti in 16 grotte tra carso triestino e sloveno, con qualche puntata anche sul conglomerato del Montello in Veneto.
All’incontro hanno aderito su invito, alcuni dei più rappresentativi speleo-fotografi del mondo in rappresentanza di ben 18 paesi.
Un altro passettino che speriamo faccia progredire i valori di condivisione e collaborazione, tra coloro che producono immagine e contribuiscono con la loro arte alla diffusione della cultura speleologica e tramite questa, alla salvaguardia del patrimonio carsico nel mondo.
Durante il raduno ci saranno 2 momenti pubblici, il primo, l’inaugurazione che si terrà il lunedì 29 luglio alle ore 17.30 presso il Campo Amis di Campo Sacro a Prosecco, sede della manifestazione, e il secondo, sabato 3 agosto alle ore 21.00 presso il teatro di Santa Maria Maggiore in via del Collegio 6 a Trieste, con un serata di gala in cui saranno proiettate due immagini per autore, realizzate durante l’incontro e a chiusura della serata, la proiezione di alcuni audiovisivi 3D prodotti dal Team Internazionale La Salle.
Qui le immagini del primo incontro tenutosi ad Olargues in Francia
Siamo tornati. Mai come quest’anno, la spedizione è stata così difficoltosa, piena di contrattempi e problemi logistici. La morte di Hugo Chávez che ferma per tre giorni i nostri permessi, gli automezzi messi a disposizione dal CENAP che uno ad uno cedono all’usura, la difficoltà di reperire acqua, e per finire, l'onnipresente fronte frio e la pioggia che alimentano un virus che migra spietato tra noi.
Nous voilà de retour. Cette année, l'expédition a été ardue, pleine de contretemps et de difficultés logistiques : la mort de Hugo Chávez qui suspend pendant trois jours nos permis, les véhicules mis à disposition par le CENAP qui l’un après l’autre cèdent à l'usure, la difficulté de trouver de l’eau, et pour finir, le froid et la pluie qui alimentent un virus qui migre impitoyable parmi nous.
Come ogni anno la nostra spedizione ha inizio a Matanzas, è da qui che si organizza la logistica e si fa il punto della situazione, e come ogni anno, la nostra prima preoccupazione è la verifica dei lavori del Centro di Speleologia che stiamo edificando nei pressi delle grotta turistica di Bellamar, sopra di uno dei settori più preziosi del sistema, il Jarrito, la cristalleria di Matanzas.
Da qui, una parte di noi, in attesa dell’arrivo del resto del gruppo, è andata a Topes de Collantes per fotografare una forra, ma le forti piogge della notte hanno mandato a monte l’opportunità.
Comme chaque année, notre expédition a commencé à Matanzas. C’est de là que nous organisons la logistique et que nous faisons le point sur la situation ; et comme chaque année, notre première préoccupation consiste à vérifier les travaux du Centre de Spéléologie que nous sommes entrain d'effectuer aux alentours de la grotte touristique de Bellamar, sur l’un des secteurs les plus précieux du système, le «Jarrito » : la cristallerie de Matanzas.
En attendant l’arrivée des autres participants, quelques membres du groupe se sont rendus à Tope de Collantes dans le but de photographier des cascades et un ravin exceptionnels. Mais les fortes pluies de la nuit précédente les en ont empêchés.
Con il Patrocinio della Sociedad Espeleologica de Cuba, della Società Speleologica Italiana e della Federazione Speleologica Francese, il Team La Salle sarà impegnato a cuba dal 28 febbraio al 24 marzo nelle aree di Matanzas, Tope de Collantes, Cueva Martin Infierno, e Valle di Viñales. In programma, principalmente, documentazione video fotografica in 3D, ma anche la continuazione della topografia in Cueva Naufragio e Cueva Garibaldi, e la messa in sicurezza di una delle più belle grotte al mondo. Per questa ragione terremo dal 9 al 10 marzo un corso sull’"etica dell'esplorazione e della frequentazione" presso la Scuola di Speleologia della Sociedad Espeleologica de Cuba. Durante questa spedizione il Team La Salle festeggerà il decimo anniversario del "Proyecto Bellamar".
Avec le soutien de la Société de Spéléologie de Cuba, de la Fédération Italienne de Spéléologie et de la Fédération Française de Spéléologie, l’Association La Salle Team Internationale organise, du 28 février au 24 mars 2013, une expédition spéléologique à Matanzas – Cuba pour l’exploration des grottes situées dans le « Parc de Tope de Collantes », à celles de Martin Inferno » et dans les cavités de la Vallée de Viñales. Le programme s’articule autour de deux grands thèmes, tout d’abord, la documentation photographique et vidéo en relief et ensuite, l’exploration, l’étude et la topographie de la grotte Garibaldi.
Les spéléologues de La Salle Team International proposeront une réunion sur les moyens à mettre en ouvre pour protéger l’une des plus belles grottes du monde, la grotte de Bellamar.
Dans ce cadre, ils proposeront un séminaire sur l’éthique de l‘exploration spéléologique et la fréquentation des grottes qui se déroulera à l’Ecole de Spéléologie de la Société de Spéléologie de Cuba les 9 et 10 mars 2013.
Au cours de cette expédition, La Salle Team fêtera le dixième anniversaire du « Projet Bellamar ».
With the support of the Cuba Espeleological Society, Italian Speleological Society and the French Speleological Federation, Team La Salle will be engaged in Cuba from February 28th to March 24th, in the areas of Matanzas, “Tope de Collantes”, “Cueva Martin Infierno“ and the Valley of the Viñales .In the program there are, mainly, photo and video documentations in 3D, but also the second part of the topography in Cueva Naufragio and Cueva Garibaldi, and a work on the safety of one of the most beautiful cave of the world. For this reasonwe will keep from 9th to 10th march a course on "ethics of exploration and attendance" in the School of Speleology of the “Sociedad Espeleologica de Cuba”.
During this expedition Team la Salle will celebrate tenth anniversary of the "Proyecto Bellamar".
Mentre i tre “svizzeri” mangiavano pizza all’aragosta in La Habana, causa ritardi nei voli aerei per Parigi, i due “italiani” sono stati costretti a spendere una notte nei pressi dell’aeroporto “Charles de Gaulle”. Fortunatamente Esteban aveva previsto un giorno a l’Habana per incontrare i vertici del museo di scienza naturale. L’incontro che si è svolto regolarmente ed ha portato ad una interessante discussione scientifica sulla genesi dei complessi carsici di Mantazas e delle sue concrezioni. Nel trasferimento a Matanzas, sotto una piogerellina tropicale, una foratura della moto di Esteban ha ulteriormente complicato i nostri spostamenti. Ma solo di poco perché una semplice foratura a Cuba si risolve in un oretta.
Finalmente siamo arrivati a Matanzas bene accolti nel Giardino Bellamar e pronti ad iniziare il fitto programma di ricerche scientifiche con Esteban e Osmanny.
Da buoni “scienziati” per prima cosa ci siamo riuniti per discutere i programma e gli obiettivi della spedizione. La buona birra Bucanero ha aiutato a lubrificare la discussione.
Il giorno 15 abbiamo visitato la Cueva di Santa Catalina per capire meglio la genesi dei famosi “Funghi” e della cavità stessa. Già dalla prima visita abbiamo raccolto molte interessanti informazioni e osservazioni che per essere confermate, e trasformate in teorie, necessitano di altre visite e analisi più approfondite. Perciò quest’oggi siamo nuovamente diretti a Santa Catalina per visitare le parti più profonde e allagate della grotta.
15-19 Dic 2012
Abbiamo dedicato i primi due giorni in Matanzas allo studio della Cueva di Santa Catalina e dei suoi famosi funghi. Le concrezioni, le forme geomorfologiche e le strutture incontrate hanno subito stimolato le discussioni e i nostri pensieri.
Ad una prima analisi i funghi non sembrano avere una genesi biotica ma mostrano delle strutture molto interessanti che probabilmente potrebbero rivelare molto della storia geologica di Santa Catalina e della zona di Matanzas.
Il giorno 17 Dicembre ci siamo recati nella Cueva Naufragio dove abbiamo avuto l’opportunità di osservare una grotta simile a Santa Catalina ma inondata. Questo ci ha dato l’opportunità di intuire come Santa Catalina doveva essere qualche centinaio di migliaia di anni fa. E’ stata anche individuata una nuova parte della grotta finora sconosciuto e molto promettente.
Abbiamo dedicato il giorno 18 Dicembre per campionare le terrazze marine attorno a Matanzas allo scopo di datarle. Inoltre abbiamo visitato la “galleria della spugna” nella cueva di Bellamar. Anche qui molto sarebbero le cose da studiare. Magari questa sarà un'altra storia.
Ora via, verso nuovi punti di domanda nella “cueva perdida” e “cueva Garibaldi”.
Rinfrancati da una deliziosa cenetta a base di aragosta ed un buon riposo, purtroppo interrotto dal canto a catena dei galli
cubani, il giorno 19 Dicembre abbiamo continuato il lavoro di campionamento dei terrazzi marini nella zona della Cueva di Santa Catalina. Dal terrazzo più basso vicino al mare, dove abbondano i
fossili di coralli e gasteropodi marini, fino a quelli più alti, ormai immersi nella fitta foresta cubana. Dopo un veloce pranzo alla Cueva Saturno abbiamo cercato la Cueva Perdida, e perduta
era. Nada. Quindi alla Cueva dell’Agua, e bagnetto nel laghetto in cui è installato un impianto di pompaggio. Qualche bella foto al fico d’ingresso, maestoso, e ad un favo di api che ci ronzano
attorno. “Dulcis in fungo”, dopo un cambio di guida speleologica cubana (Dott. Ortega), via alla Cueva Garibaldi. Raggiungiamo la Sala delle concrezioni subacquee in pochi minuti, non prima di
aver fatto un incontro col “guardiano” dei pipistrelli, un bellissimo boa (o era un pitone?). Davvero indimenticabile. È arrivato già l’ultimo giorno di spedizione sul campo. Ci resta ancora
un lavoretto da fare per dare una mano ai nostri amici cubani: localizzare un possibile ingresso artificiale al Jarrito utilizzando gli ARVA. In grotta vanno “Tomase”, “Ilenie” e “Joe”, con
“Estebanne”; fuori con l’altro ARVA rimangono “Osmanne”, “Hile”, “Nicole” e “Stefanoe”. Che fatica arrivare a soltanto trecento metri dall’ingresso, ma che ricompensa ammirare i moltissimi
paesaggi bianchi cristallini della “Blanca Victoria”. Il pavimento della grande sala, probabile accesso futuro alla grotta, si trova a circa 30 metri dalla superficie, almeno così ci dicono gli
ARVA. Ora bisognerebbe fare un piccolo sondaggio nel punto individuato e sperare di centrare l’ambiente sotterraneo. Il lavoro è compiuto, gli amici Cubani sono contemporaneamente contenti (sia
per i risultati ottenuti ma forse anche perchè finalmente si liberano di noi!), ma anche un po’ tristi. E un po’ lo siamo anche noi. Torniamo a festeggiare il Natale a casa,
sottozero.
Dal 2003 il Proyecto Bellamar riunisce speleologi provenienti da Cuba e dal resto del mondo, offrendo prodotti multimediali 3D di alta qualità. Ora è giunto il momento di aumentare il contenuto scientifico del progetto. Pertanto, un equipaggio scientifico si è costituito per studiare la genesi delle concrezioni di grotta di Santa Catalina. Esteban Grau (La Salle 3D – Fundacion A. N. Jiménez - Sociedadad Espeleologica de Cuba), Stefano Torriani, Tomaso Bontognali (ETH Zurich - Società Speleologica Svizzera), Jo De Waele, Ilenia D'Angeli (Università di Bologna – Società Speleologica Italiana) e Nicola Tisato (ETH Zurich – La Salle 3D - Società Speleologica Svizzera) si recheranno in Matanzas per esplorare e studiare le grotte tra il 12 e il 22 dicembre 2012. Lo scopo della spedizione è quello di fornire una spiegazione sulla formazione dei famosi "funghi di Santa Catalina", e col tempo unirla ad un’attività biologica. Inoltre gli studiosi cercheranno di capire meglio l’origine delle grotte di Matanzas, collegandola al recente sollevamento della zona. Alla fine, la ricerca sarà una parte della tesi di Master di Ilenia.
Nelle immagini, i prodotti La Salle presenti in questo evento.
Muotathal – Svizzera – 13° Nationaler Kongress für Höhlenforschung “Speleodiversity”
29 settembre ore 14.00 - cinema
30 settembre ore 13,30 - cinema
Terlago (TN) – Italia . 118° congresso SAT
2 ottobre ore 21.30 – palestra scuola elementare
Brescia – Italia - trentesimo di fondazione dell’Associazione Speleologica Bresciana
16 ottobre ore 20,45 - CINEMA TEATRO della Parrocchia “Sante Capitanio e Gerosa” in Via Botticelli 5
Trieste – Italia - Le grotte del Carso, Tesori da svelare - Speleologia, Scuole e Turismo
08 novembre ore ?? - presso la sede del MIB School of Management (Palazzo del Ferdinandeo)
09 novembre ore ?? - presso la sede del MIB School of Management (Palazzo del Ferdinandeo)
10 novembre ore ?? - presso la sede del MIB School of Management (Palazzo del Ferdinandeo)
in questa circostanza sarà esposta anche la mostra fotografica "Earth's open heart"
In occasione della mostra fotografica "Terra a Cuore Aperto" allestita nella grotta delle Corvine presso il Parco Regionale di Porto Selvaggio - Palude del Capitano a Nardò, il Gruppo Speleologico Neretino, il Centro di Speleologia Marina APOGON e il diving Costa del Sud con il patrocinio del Comune di Narò e della Federazione Speleologica Pugliese, hanno il piacere di invitarvi il 13 agosto alle ore 21.00 presso la Masseria Torrenova, centro di accoglienza del parco di Portoselvaggio - Palude del Capitano, per l'omonima proiezione di audiovisivi 3D "Terra a Cuore Aperto" prodotta dal La Salle - 3D international team. Ingresso gratuito. In programma le seguenti proiezioni 3D: cattedrali di ghiaccio, la fabbrica dei cristalli, paesaggi sotterranei, Cuba di acqua e pietra, tubi di lava, la grotta Chauvet.
link per arrivare http://maps.google.it/maps?hl=it&ll=40.170327,17.957601&spn=0.00124,0.002642&t=h&z=19
RUSSO- FRANCAIS - ENGLISH- ITALIANO
Прибытие в Москву 6 июня 2012, вторая половина дня. Как договаривались, Гуваков Федор встречал нас с транспорантом «спелео». Это был отличный реквизит для опознания. Федор встречал нас вместе с Гульназ Масалимовой (с башкирского ее имя переводится «цветок»), юной 20-тилетней спелеологиней. Федору только 16 лет, однако он выглядит старше из-за своих размеров и деловитости.
Два часа до прилета Даниеля. Исключительно, весь мой багаж здесь, и я нахлобучиваю каску на голову Гульназ, чтобы Даниель мог опознать нас. Все вместе мы отправились в гости к нашим московским друзьям Шуваловым Андрею и Ксении, что совсем не просто. У Федора и Цветка нет машины и мы садимся на аэроэкспресс, затем на такси. С такси ведем долгие переговоры, поскольку у нас огромное количество багажа. Улицы мелькают за стеклом и сливаются в один поток, ко всему прочему таксист не знает дороги и мы все сильнее чувствуем усталость.
Прекрасная юная спелеопара принимает нас гостеприимно. Невозможно ошибиться когда попадаешь внутрь: квартира выглядит так, словно хозяева только сейчас обосновались здесь со всем своим спелеоснаряжением. Мы кушаем, обмениваемся фотографиями, каждый рассказывает о своем личном спелеоопыте и кажется, мы знаем друг друга с незапамятных времен. Положительный момент: наши гостеприимные хозяева не предлагают нам свою большую удобную кровать, что возможно означает - мы все еще выглядим как довольно юные путешественники и можем спать на полу.
Наутро мы проснулись довольно поздно. Оставалось совсем немного времени до вечернего самолета в Екатеринбург и мы потратили его на осмотр Красной площади.
Екатеринбург: Женя, Вадим, (мы встречались на конференции в Неграре в Италии) и Александр, (с ним мы знакомы лишь по переписке через электронную почту) встречали нас. Мы остановились в квартире Вадима и Ани.
Утром следующего дня пришла Аня, юная спелеологиня, она повела нас на экскурсию по городу. Чуть позже присоединился Евгений и мы вместе обедали. Дальше сюрприз!!! Мы отправились на экскурсию в минералогический музей с заведующей музеем в качестве гида (эрудит Евгений знает ее очень хорошо). Мы даже не предполагали, что нам выпадет честь посетить закрытую для посещений Изумрудную и Золотую комнаты. Вечером запланирован показ 3D - слайдшоу в кинотеатре. Однако, соответствующий экран отсутствует и мы вынуждены показывать 2D. Александр, который занимался всей организацией, безгранично извиняется. Хорошо, в основном, все счастливы, включая друга Василия, что был на Кубе вместе с нами. На следующий день мы уезжаем на Северный Урал.
Le 6 juin 2012, j’arrive à Moscou en milieu d’après midi. Comme convenu, Guvakov Fedor est là avec un écriteau sur lequel est mentionné : « SPELEO ». Cela suffit. Il est venu accompagné de Masalimova Gulnaz« Flower », une jeune spéléo d’une vingtaine d’années, mais beaucoup plus âgée que lui qui n’a que 16 ans, mais qui en paraît bien plus de par sa taille et de par son efficacité.
Nous attendons Daniel qui doit arriver une paire d’heures plus tard. Pour une fois, tous mes bagages sont au rendez-vous et j’en ai profité pour coiffer Flower de mon casque spéléo afin que Daniel la repère.
Tous réunis, nous nous rendons chez nos hôtes Moscovites : Shuvalov Andrey e Mihailova (Shuvalova) Ksenia, mais le trajet n’est pas une mince affaire : Fedord et Flower n’ont pas de véhicule. Nous devons prendre le train , ensuite un taxi qu’il a fallut négocier avec notre monticule de bagages ; tout cela sous un orage comme ils n’en avaient jamais vu, les avenues se transformant en torrents, le chauffeur de taxi qui ne connaissait pas le chemin et la fatigue qui se faisait ressentir.
Nous sommes accueillis par un charmant couple de jeunes spéléos, d’ailleurs on ne peut pas se tromper, on croirait, lorsque l’on rentre chez eux, qu’ils ont aménagé un couchage dans le local à matériel de leur club. Repas, échange de photos, discussions sur les expés respectives, et les connaissances communes, et voila, nous nous connaissons depuis toujours. Point positif, ils ne nous ont proposé, ni à Daniel ni à moi, leur lit confortable !!!! Nous avons sûrement encore l’air de jeunes aventuriers qui peuvent dormir à même le sol.
Le lendemain matin, réveil un peu tardif, donc visite de Moscou écourtée car un avion nous attend dans l’après midi pour rejoindre Eikaterinburg. Nous nous contenterons de la « Place Rouge ».
Eikaterinburg : Vadim et Eugénia rencontrés en Italie à Negrar, nous attendent accompagnés d’Alexender que je ne connais que par échange de mails. Eux sont équipés de véhicules. Nous sommes hébergés chez Vadim et son épouse Annia, qui nous a préparé un repas de bienvenue.
Le lendemain, Anna, jeune spéléo, vient nous chercher chez Vadim pour nous faire découvrir la ville ; Eugénia nous y rejoint et un peu plus tard Annia l’épouse de Vadim avec qui nous nous restaurons.
L’après midi, une surprise nous attend, la visite du musée de minéralogie sous la conduite de la directrice qu’Eugénia, érudit , connait bien. Nous avons même eu l’honneur de visiter la salle bien surveillée de l’Or et des Emeraudes.
Le soir projection 3D prévue dans une salle de cinéma. Malheureusement l’écran n’est pas adapté et nous devons projeter en 2D au grand désespoir d’Alexander qui avait tout organisé. Bref, tout le monde était bien content, même l’Ami Vassili présent à notre expédition Cubaine.
Le lendemain, départ pour le nord de l’Ural.
URAL NORD
Eikaterinburg, il est tôt quand Alexander vient nous chercher chez Vadim. Nous sommes huit pour deux véhicules : Babanin Aleksander, Ivanishev Aleksander
Rolshikov Aleksander, Projerina Olga,Tzhurihin Evgeny, Vashkevich Artem, Daniel et moi.
Aleksander est venu avec sa confortable voiture, la seconde est un énorme 4x4 qui laisse présager des chemins que nous allons
rencontrer.
Nous partons pour le Nord de l’Ural plus précisément jusqu’à la ville de Ivdel à 510 km, où nous
ferons un complément de victuailles, car après, plus rien. De Ivdel, nous rejoindrons Vizhay, un village fantôme, ravagé par un terrible incendie qui a dévasté des milliers d’hectares il y a deux
ans. Là, s’est installée une base scientifique d’étude piscicole, où vient souvent Eugénia, biologiste et spécialiste des poissons des rivières Vizhay et Lozva confluant à cet
endroit.
En route, nous nous arrêtons à Severouralsk Town ; nous allons voir l’entrée de la grotte de Petropavlovskaya qui s’ouvre à quelques mètres sous Petropavlovsky Cathedral dans le village de Polunochnoe.
Nous passons la nuit sur la base scientifique, dans une maison traditionnelle en bois. Le lendemain, départ pour le camp de base. Nous chargeons tout dans un gros camion 4x4 militaire (GAZ-66), car le chemin d’accès est difficilement praticable : treuil et tronçonneuse font partie des accessoires indispensables. En effet, il fallait un véhicule de ce type, le parcours étant bien accidenté : traversée de rivière, passage sur des arbres morts. Nous nous avançons au maximum et finissons à pied pour rejoindre le bord de la rivière. Nos amis ont l’art d’installer des camps. Tout est vite organisé ; Olga et Eugénia s’affairent à préparer le repas pendant que nous montons les tentes.
Durant ces deux jours, nous visiterons les grottes de Severnaya, Lednikovaya et Past Drakona. Il y fait au maximum zéro degré et les entrées sont systématiquement ornées de concrétions de glace.
Le retour à la base se fera en canot gonflable et à la rame dans le sens du courant.
Les paysages sont sauvages et grandioses. Nous faisons quelques stops le long des 15 km de parcours : l’entrée de Tatisheva Cave et quelques résurgences le long de Vizhay River.
Nouvelle nuit à la base en compagnie de spéléos venus nous rejoindre pour la journée : 1000 km ne leur font pas peur !!! Soirée guitare, Vodka et autres grands millésimes Russes, dont un excellent vin blanc de 1991 : tiens coïncidence, c’est l’année de l’effondrement du bloc soviétique !!!
Durant le retour vers Eikaterinburg sous le guidage d’Eugénia qui connaît très bien la région, nous visitons le rocher de Talitza River et deux grottes : Chertovo Gorodishe et Ledyanaya Caves sur le bord de la rivière Sosva.
URAL SUD
Une journée de repos après ce long voyage ; nous en profitons pour monter quelques photos en 3D car nos amis sont impatients de voir le résultat. L'après midi, visite d'Eikaterinburg avec Annia et Vadim, un petit bonjour à la salle de réunion de leur club où nous rencontrons deux amis qui rentrent d'une virée à vélo à Cuba et qui ont contacté Hector qui leur a fait visiter les grottes de Santo Thomas à Viñales.Ensuite soirée projection chez un des nombreux "Aleksender" que l'on surnomme Sacha, comme tous les Aleksander. Cognac, excellent vin Russe et ambiance extraodinaire. Uly qui devait nous rejoindre a eu beaucoup de problèmes de voiture entre Perm et Eikaterinbourg, donc arrivée très tardive.
Le lendemain matin, départ pour Ufa et le barrage de Jumaguzinskoeiel, cette horrible centrale électrique été construite sur la rivière de Belaya en 2004. Daniel est inquiet : le coffre de la voiture d'Ulyana ne semble pas suffisament grand pour que tous les bagages y rentrent, surtout que Uly est venue accompagnée de ses deux enfants. Mais c'était sans compter sur la "grande organisation" de Ulyana pour ranger le coffre !!!
Pourquoi faire compliqué ? Au grand désespoir de Daniel, nous voilà sur la route avec un " carrémat" entre les jambes, les duvets sous les fesses et les sacs qui ne cessent de tomber.Les problèmes de panne persistent ; mais pas d'inquiétude : cela semble faire partie du quotidien. Moralité, arrivée à Ufa dix heures plus tard. Devant le super marché Auchan , Anatolii Afanasjev, son épouse Elya et leur fille Anastasiya avec qui nous avions rendez-vous, nous attendent. Quelques achats et encore 4 heures de route, deux heures de bateaux et installation du camp, mais nous renonçons à poursuivre la route ce soir ; nous demandons à ne partir que le lendemain afin que tout le monde se repose, Ulyana, qui est la seule conductrice, et les enfants qui ont été, durant tout le voyage, d'une sagesse incroyable.
Le lendemain, départ très tôt. Nous avons quelques heures de route avec beaucoup d'incertitudes quant au bon fonctionnement de la voiture et au déroulement du séjour. Nous devons prendre un bateau que nous devons payer 200 €, et c'est tout ce que nous savons !!! Nous devons faire confiance aux organisateurs, mais ici rien ne semble sûr et définitif. Nous avons pourtant l'expérience cubaine où tout est vraiment aléatoire.
Arrivée à l'entrée du Parc de "Shulgantash". Une retenue d'eau rend le site encore plus grandiose (voir photo). Slava, son épouse Rimma et leur
fils Roman nous y attendent avec, dans une minuscule remorque, un zodiac à gonfler. Daniel a vite fait le compte des personnes et du matériel à transporter, et son diagnostic est sans appel :
impossible. Je ne cache pas non plus mon inquiétude mais tente de rassurer Daniel. En fait, c'est dans un bateau bien plus gros que nous allons rejoindre notre camp au bord de la rivière (voir
photos) ; nous comprenons alors que nous avons payé le transport aller-retour et le droit de camper dans le Parc National. Nous chargeons tout le matériel, y compris le Zodiac, et nous partons.
Nous voilà enfin installés, tentes montées, zodiac gonflé, soupe chauffant sur un bon feu de bois. La convivialité s'est installée ; les gens sont sympathiques et s'activent pour nous
rendre le séjour agréable . L'après midi, embarqués dans le zodiac avec le matériel, nous nous dirigeons vers la grotte de Kutukskaya 4. Un quart d'heure de navigation et deux heures de
marche sur le plateau plus tard, nous passons devant la grotte de Sumgan Kutuk, qui est la plus longue grotte de l'Ural ; ces grottes sont située à la confluance des rivières de
Belaya et de Nugush.
Et nous sommes enfin sous terre, à la fraîcheur des concrétions de glace qui encombrent l'entrée.
Cette fraîcheur se transformera vite en froid glacial après avoir passé l’étroiture finale dans une eau à 4 ou 5 degrés. Les plus minces ont pu limiter les dégâts, mais ma corpulence m’a obligé à profiter pleinement du bain. La séance photo étant programmée sur le chemin du retour, inutile de dire qu’elle a été courte et rapide !
Retour de nuit, repas et veillée devant le feu de bois. Les amis Bachkiriens avaient apporté un peu de ravitaillement alcoolisé, ce qui n’était pas pour nous déplaire.
Le lendemain, une grande excursion en zodiac est au programme. Pour nous rendre à Kapova Cave, nous remonterons la rivière Belaya sur 40 km ; nous découvrirons de magnifiques falaises : Kreiser, Muniack Tash, les rochers des Chefs sur lesquels sont peints, sur 30 ou 40 mètres de haut, les portraits de Lenine et Marx. Nous nous arrêtons au petit village de Mjasogutova où nos allons laisser le bateau pour emprunter un petit camion 4x4. Cela n’était pas prévu au programme mais il semble que le zodiac, vu le faible tirand d’eau, ne puisse pas arriver jusqu’au bout. En chemin, nous voyons l’entrée de la grotte Victoria. Nos deux amis Slava et Zhenya décident d’aller en repérage sur la rivière ; nous ne les retrouverons que deux jours après.
Puis nous arrivons au Parc National de « ShulganTash". Là nous attend Olga Chervyatzova, la scientifique spécialiste en écologie et qui a en charge la coordination des études sur la grotte. Il se fait tard. Anatollii souhaiterait que l’on aille faire les photos ce soir, mais nous ne sommes pas en condition optimum, après des heures de navigation, pour faire des clichés.
Nous nous contenterons d’une simple et rapide visite et prévoyons une sortie le lendemain. Ceci nous donne l’occasion de finir les bouteilles que nous avions en réserve en compagnie d’Olga.
La journée du lendemain fut donc consacrée à la prise de vue dans la grotte à peinture en compagnie d’une guide hors pairs : Olga. Ce fut un plaisir.
Repas sur le site touristique, et départ pour rejoindre le zodiac et notre camp de base ; arrivée très tardive.
Le lendemain nous plions le camp et décidons de passer la nuit chez Eugénia avant de reprendre la route pour Eikaterinburg.
Retour sur Eikaterinburg : la veille, Ulyana a consulté la carte routière en compagnie d’Anatolii qui lui a suggéré un bon raccourci ; le raccourci nous a fait faire 200 km de plus !!! Merci Anatolii !!!
Arrivée à Eikaterinburg dans l’après midi, Ulyana en profite pour amener la voiture dans un garage pendant que nous faisons une visite au siège du club local et le soir projection chez Alexander.
Le 20, repos. Daniel a son avion le lendemain matin très tôt à Moscou et il préfère arriver la veille. Tout le monde souhaite le conduire à l’aéroport ; c’est Vadim qui l'accompagnera.
Nous passerons une partie de la soirée au club et fêterons la dernière soirée chez Vadim et Annia.
Le 21 départ pour Toulouse via Moscou et Bruxelles pour moi.
Ce fut un voyage très agréable : nous avons rencontré des gens qui nous ont amené de la chaleur humaine, des grottes de la fraîcheur et des moustiques de l’horreur.
Merci à tous, à ceux qui nous ont pris en charge à l’aéroport, à ceux qui nous ont accompagnés en expédition et à ceux qui nous ont hébergés.
Michel
Arrival in Moscow June 6th 2012 afternoon. As agreed, Guvakov Fedor is there with a notice mentioning “SPELEO”, that’s enough; He came with Masalimova Gulnaz "Flower", a young speleo around 20 years old…much older than Vador, only 16 years old but we looks much more because of his size and his efficiency. We are waiting for Daniel arriving about 2 hours later. For once, all my luggage are there and I put my helmet on Flower’s head for Daniel to spot us. All together we go to our muscovite guests Shuvalov Andrey and Mihailova (Shuvalova) Ksenia , not an easy thing to do…..Fedor and Flower don’t have any car, we have to take the train, then a taxi for which we have to negotiate because of so many luggage; all that under a storm they had never seen before, avenues changed into floods; moreover, the taxi driver doesn’t know we way, and we are more and more feeling tiredness. A very nice young speleo couple, is welcoming us. No way to be wrong when you go inside! It looks like if they just have settled a sleeping corner in the middle of their speleo club equipment premise. We have a meal, we exchange photos, everybody speak about his own and shared speleo experiences and that’s it, it seems that we have been knowing each other since ever. Positive point, they didn’t propose us their comfortable bed, which probably proves that we still look as young adventurers who can sleep on the floor. Next morning, we wake up quite late, so we quickly have a look at the town (just the red square), visit shortened because of our afternoon flight to reach Eikaterinburg.
Eikaterinburg: Vadim and Jenya we had met at Negrar in Italy and Alexender I only know through mail exchanges are waiting for us. Accommodation is to Vadim’s place and his wife Annia has prepared a welcome meal. Next day, Anna, a young speleo, comes and picks us up to go and visit the town. Jenya meets us, later on Annia, and we have meal together. In the afternoon, surprise! We go visiting mineralogy museum with the museum manager as our guide (erudite Eugenia knows her very well). We even have the great honor to visit the very closely watched Gold and Emeralds room. In the evening a 3D slide show is scheduled in a cinema, but unfortunately, the screen is not adequate and we have to change in 2D, Alexender who had organized everything is desperately sorry. Well, basically, everybody is happy, even our friend Vassili who was with us in Cuba. Next day, we leave to north of Ural.
URAL NORD
Very early in the morning at Ekaterinburg, Alexender comes and picks us up, 8 people : Babanin Aleksander, Ivanishev Aleksander Rolshikov Aleksande,Projerina Olga, Tzhurihin Evgeny, Vashkevich Artem, Daniel and me. plus equipment for 2 cars. A second Alexender has come with him, driving an enormous 4x4 which lets us prejudge about difficulties of the roads we are gonna take.
We leave towards north of Ural, more precisely to Ivdel, a town at 510km far, where we’ll complete our shopping, because
afterwards, nothing else. From Ivdel, we reach Vizhay, a ghost town devastated 2 years ago by a terrific fire which destroyed thousands of hectares. There, a scientific
Fish-farming
basis has settled down, where Jenya often comes (he’s biologist and specialized with fishes living in Vizhay and Lovza rivers which both meet at that point).
On our way, we stop at Severouralsk Town; we go and see Petropavloskava cave; its entry is situated at a few meters under Petropavlovsky Cathedral at Polunochnoe Village. We spend the night at the scientific basis, in a traditional wooden house. Next day, departure to the basis camp; we load everything in a big military 4x4 truck (GAZ-66) because of a difficult access road: winch and motor saw are part of essential equipment. In fact, it was the best vehicule for such situation: the route was difficult and damaged: crossing rivers, riding over dead trees….We go as far as possible, and then finish by foot to reach the river side. Our friends get a great ability in setting camps. Everything is so quickly organized ! Olga and Eugenia are bustling with meal cooking meanwhile we put up the tents.
During these 2 days, we’ll visit Sevemaya, Lednikovaya and Past Drakona caves. Temperature is 0 degree max and ice concretions are systematically decorating entries. We’ll go back to the camp with inflatable canoe with oars and we let ourselves being carried by river current. Landscape is wild and gorgeous. We sometimes to times stop by the riverside all along the 15km (Tatisheva Caveand some resurgences along Vizhay river). An other night at the basis with speleos who come and join us for the day: they are not at all worried about the 1000km to be done! Evening with guitar, vodka, and some famous Russian vintages, particularly a 1991 white wine….hey, what a coincidence! Soviet bloc collapse year!!! On our way back to Ekaterinburg, and with our guide Eugenia who perfectly knows the area, we are visiting Talitza river rock, Chertovo Gorodishe and Ledyanaya caves on Sosva river side.
URAL SUD
After this long trip, we take the opportunity for a resting day spent to build 3D photos….our friends are so excited to see the result !During the afternoon, Annia, Vadim and myself have visited Eikaterinburg, and we stopped to their club to say hello to 2 of their friends who have just come back from a riding trip in Cuba during which Hector took them to visit Santo Tomas caves in Vinales.Later on, slide show to one of the many “Alexender” (nicknamed Sacha…..all Alexenders are nicknamed Sacha….). Cognac, excellent Russian wine and extraordinary atmosphere.Uly joined us very very late because of car problems between Perm and Eikaterinbourg.
From Ufa early morning we are going
to the Jumaguzinskoe reservoir (which
was made on the Belaya river in 2004, when was bilt the horiblle
Jumaguzinskaya hydroelectro power station).
Daniel is anxious because Ulyana’s car boot seems too small to fit all the luggage, knowing that Uly came with her 2 kids. But Ulyana’s optimized organization
worked perfectly ! …..to Daniel’s great despair, we are on the road with a “carremat” between our legs, a sleeping bag under our buttoms, and bags falling down all way long…..Car failures go on,
but no worry, it seems to be part of daily life; conclusion, we arrive at Ufa 10 hours later. We had appointment with Anatolii Afanasjev, his wife Elya, daughter Anastasiya who are waiting for us
and that we meet at Auchan supermarket. We do some shopping. We still had a few hours by car, then 2 hours by boat and camp setting….too much !!! we give up and ask to start only next morning to
allow us to have a rest; (Ulyana who is the only one driver and children, even if they have been very kind and wise during all the trip, need to rest).Departure very early next day, a few hours
trip with a lot of doubts about car performance and sequence of our stay. The only thing that we know is that we have to pay 200.€ for the boat !!!We must trust the organizers, but here nothing
seems to be sure and for good, (and yet do we have Cuban experience where everything was uncertain!)We arrive at Shulgantash National Park. A water reach makes the site even more gorgeous (See photo) Slava, his wife Rimma,
son Romanare waiting for us with an inflatable zodiac in a tiny towing. Daniel has quickly listed people and equipment to be loaded, and his diagnosis is irrevocable: impossible.To be frank with
you, I must say that I’m also worried but I try my best to reassure Daniel.In fact, it is not with the zodiac but with a much bigger boat that we are going to reach the camp by the riverside (see
photos), and we understand that the price does include round trip ticket and authorization to camp inside the National Park. We charge all the material, including the Zodiac, and we leave.We
finally settle, we pitch the tents, inflate the zodiac meanwhile soup is prepared on a wood fire. Everybody is nice and friendly, and keeps busy to get a nice stay.In the afternoon, we embark in
the zodiac with equipment and reach Kutukskaya 4 Cave after 15 minutes sailing and 2 hours walking on the plateau We pass in front of Sumgan Kutuk, which is one of the biggest limestone
cave of Ural, this caves are located in the interfluve Belaya and Nugush river; finally we are underground, with the coolness of ice concretion filling the entrance.
Coolness is rapidly changing and we are chilled to the bones after we go through the final narrow way in a 4/5 degrees water. The slimmest guys can limit the
damages, but considering my ample girth, I could fully enjoy the bath…Photo session is scheduled on the way back. No use to point out that it has been short and quick.
Return by night, meal and evening round wood fire, bachkirien friends have come with some alcoholized supplies, which we like!
Next day, a great zodiac excursion is scheduled. To go to Kapova cave, we sail 40 km up Belaya River; we discover splendid cliffs: Kreiser, Muniach Tash, chiefs rocks on which Lenine and Marx portraits are painted at 30 or 40 meters high. We stop in the small Miasogutova village where we leave the boat and have to take a small 4 x 4 truck even if it was not scheduled, but because of the low water level, we wouldn’t have been able to reach our destination. On our way, we can see Victoriacave entry. Our 2 friends Slava and Zhenya decide to go spotting on the river. We’ll meet them back only 2 days after….
Then we reach “Shulgan Tash” National Park where scientific specialized in ecology Olga Chervyatzova is waiting for us; she has in charge cave studies coordination.
Anatolli would like we go to take some pictures this evening, but we are not in an optimum shape after hours of sailing.
We content ourselves with a simple and quick visit, and we schedule an outing for the next day. This gives us and Olga a very good reason to finish bottles we had kept in stock.
Next day has been dedicated to pictures in the paintings cave with an outstanding guide, Olga! It has been such a great pleasure!
Meal at the touristic site, and departure with the zodiac to reach our base camp; very late arrival.
Next day, we break camp and decide to spend the night to Jenya’s before resuming our journey to Ekaterinburg.
Back to Ekaterinburg: The day before, Ulyana had checked the road map with Anatolli who suggested a “good shortcut”….200km more!!!! Thanks Anatolli!!!
We arrive at Ekaterinburg in the afternoon, Ulyana brings the car to a garage meanwhile we go to a short visit at the local club head office; evening spent with slide show to Alexender’s.
The 20th is a resting day; Daniel is leaving because he has his flight early next day in Moscow and prefers to be there the night before. Everybody is volunteer to drive him to the airport; finally Vadim is taking him back.
Part of the evening is spent at the club and then we celebrate this last day to Vadim’s and Annia’s.
On 21st, departure for Toulousevia Moscow and Brussels for me.
This trip has been very nice : we have met people bringing human warmth, caves giving freshness, and mosquitoes causing exasperation.
Thank you to everybody, people who took care of us at the airport, those who came with us during the expedition and those who lodged us.
Michel
Italiano
Il 6 giugno 2012, arriviamo a Mosca a mezzogiorno. Come convenuto, Guvakov Fedor è là con un cartello, "SPELEO", questo basta. È venuto accompagnato di Masalimova
Gulnaz" Flower", un giovane spéléo di una ventina d'anni, ma molto più vecchia di lui che ha solamente 16 anni.
Aspettiamo Daniel che deve arrivare un paio d'ore più tardi. Per una volta, tutti i miei bagagli sono all'appuntamento.
Tutti riuniti, andiamo da Shuvalov Andrey e Mihailova (Shuvalova) Ksenia, ma il tragitto non è semplice, Fedor e Flower non hanno una macchina. Dobbiamo
prendere il treno, poi un taxi che necessita una trattativa per il nostro monticello di bagagli; tutto ciò sotto un temporale violentissimo, i viali che si trasformano in torrenti, il
tassista che non conosceva la strada e la stanchezza che si faceva sentire.
Siamo accolti da un'affascinante coppia del giovani speleo. Pasto, scambio di foto, discussioni sugli expés rispettivi, e le conoscenze comuni, sembra che ci
conosciamo da sempre. Punto positivo, non ci hanno proposto il lor letto, abbiamo sicuramente ancora l'aria dei giovani avventurieri che possono dormire a livello del suolo.
L'indomani mattina, risveglio un poco tardivo, dunque veloce visita a Mosca perché un aereo c'aspetta dopo pranzo per raggiungere Eikaterinburg. C'accontenteremo di
vedere la Piazza Rossa.
Eikaterinburg: Vadim ed Eugénia, incontrati in Italia a Negrar, ci aspettano accompagnati di Alexender che conosco solamente per scambio di mail. Essi sono
attrezzati con veicoli. Siamo ospitati da Vadim e sua sposa Annia.
L'indomani, Anna, giovane speleo, viene a cercarci da Vadim per farci visitare la città. raggiungiamo Eugénia ed un poco più tardi Annia la sposa di Vadim con cui ci
ristoriamo.
Dopo mezzogiorno, una sorpresa ci aspetta, la visita del museo di mineralogia con la guida della direttrice che Eugénia conosce bene. Abbiamo avuto anche l'onore di
visitare la sala molto vigilata dell'oro e degli Smeraldi.
La sera proiezione 3D prevista in una sala di cinema. Purtroppo lo schermo non è adatto e dobbiamo proiettare in 2D con la grande disperazione di Alexander che
aveva organizzato tutto. Alla fine, tutti erano comunque molto contenti, anche l'amico Vassili che aveva partecipato alla nostra spedizione cubana.
L'indomani, partenza per il nord degli Urali.
URALI NORD
Eikaterinburg, è mattina presto quando Alexander viene a prenderci, siamo otto: Babanin Aleksander, Ivanishev Aleksander Rolshikov Aleksande,Projerina Olga,Tzhurihin Evgeny,Vashkevich Artem, Daniel ed io, per due veicoli con tutto il materiale. Un altro Alexander c'accompagna; guida un enorme 4x4 che lascia immaginare le strade che ci attendono.
Partiamo per il Nord degli Urali fino alla città di Ivdel a 510 km, dove faremo un supplemento di viveri, perché dopo, il nulla. Dopo Ivdel, raggiungeremo Vizhay, un villaggio fantasma, devastato da un terribile incendio che ha bruciato migliaia di ettari due anni fa. Là, hanno installato una base scientifica avicola, dove viene spesso Eugénia, biologo e specialista dei pesci dei fiumi Vizhay e Lozva che confluiscono in questo luogo.
In strada, ci fermiamo a Severouralsk Town; andiamo a vedere l'entrata della grotta di Petropavlovskaya che si apre alcuni metri sotto Petropavlovsky Cathedral nel villaggio di Polunochnoe.
Trascorriamo la notte sulla base scientifica, in una casa tradizionale in legno. L'indomani, partenza per il campo base. Carichiamo tutto su un grosso camion 4x4 militare, Gas -66, perché la strada di accesso è difficilmente praticabile: argano e trancia cavi fanno parte degli accessori indispensabili. Difatti, occorreva un veicolo questo tipo, il percorso essendo investito molto: attraversiamo un fiume, passaggio su degli alberi abbattuti. C'avviciniamo al massimo e completiamo a piedi il tragitto per raggiungere il bordo del fiume. I nostri amici conoscono bene l'arte di installare dei campi volanti. Tutto è organizzato rapidamente; Olga ed Eugénia si affaccendano nel preparare il pasto mentre montiamo le tende.
Durante questi due giorni, visiteremo le grotte di Severnaya, Lednikovaya e Past Drakona. Arriviamo a zero gradi e le entrate sono ornate sistematicamente di concrezioni di ghiaccio.
Il ritorno alla base si fa in canotto gonfiabile a remi nel senso della corrente.
I paesaggi sono selvaggi e grandiosi. Facciamo alcuni stop lungo il 15 km del percorso: l'entrata di Tatisheva cantina ed alcune risorgenze lungo Vizhay.
Nuova notte alla base in compagnia di speleo venuti per unirsi a noi: 1000 km a loro non fanno paura!!! Serata con chitarra, Vodka ed altri grandi, più un eccellente vino bianco del 1991: strana coincidenza, è l'anno del cedimento del blocco sovietico!!!
Durante il ritorno verso Eikaterinburg sotto la guida di Eugénia che conosce molto bene la regione, visitiamo la roccia di Talitza e due grotte: Chertovo Gorodishe e Ledyanaya sul bordo del fiume Sosva.
URALI SUD
Giornata di riposo dopo questo lungo viaggio, ne approfittiamo per montare alcune foto in 3D perché i nostri amici sono impazienti di vedere il risultato.Verso mezzogiorno, visita di Eikaterinburg con Annia e Vadim, un piccolo saluto nella sala riunioni del loro club dove incontriamo due amici che ritornano da un giro in bici a Cuba, i quali hanno contattato Hector che li ha accompagnati a visitare le grotte di Santo Thomas a Viñales.Poi serata proiezione da uno dei numerosi "Alexender" che si soprannomina Sacha. Cognac, eccellente vino Russo ed atmosfera straordinaria.Uly che doveva raggiungerci, arriva molto tardi, ha avuto un pò di problemi di automobile tra Perm ed Eikaterinbourg.
L'indomani mattina partenza per Ufa e lo sbarramento di Jumaguzinskoeiel, questo orribile centrenle elettrico stato costruito sul fiume di Belaya nel 2004.
Daniele è inquieto, il bagagliaio dell'automobile di Ulyana non sembra sufficientemente grande per tutti i bagagli , tanto più che Uly è venuta accompagnata dei suoi due bambini. Ma Daniel non aveva tenuto conto della grande capacità organizzativa di Ulyana nell’ incastrare il tutto.
perché diventare complicato? alla gand disperazione di Daniele, ci velò sulla strada con un carrémat" tra le gambe, la peluria sotto i glutei, e le borse che non smettono di cadere.I problemi di guasto persistono, ma non di inquietudine, ciò sembra fare parte del quotidiano. Moralità, arrivata ad Ufa dieci ore più tardi. Davanti al fantastico mercato Auchan, Anatolii Afanasjev, sua moglie Elya ed la loro figlia Anastasiya con cui avevamo appuntamento c'aspettano. Alcuni acquisti ed ancora 4 ore di strada, due ore di barche ed installazione del campo, ma rinunciamo, chiediamo ha partire solamente l'indomani affinché tutti si riposano, Ulyana che è l'unica conduttrice ed i bambini che sono stati durante tutto lo viaggia, di una saggezza incredibile.
L'indomani, partenza molto presto, abbiamo alcune ore di strada con molte incertezze sul buono funzionamento dell'automobile e sul programma della giornata. Dobbiamo
prendere una barca, che dobbiamo pagare 200 € e questo è tutto ciò che sappiamo!!!Dobbiamo fidarci degli organizzatori, ma qui niente sembra sicuro e definitivo, per fortuna abbiamo l'esperienza
cubana dove tutto è veramente organizzato al momento.Arrivati all'entrata del Parco di Shulgantash. Una diga rende il sito ancora più grandioso (vedere foto) Slava, sua sposa Rimma e loro figlio
Roman ci aspettiamo con un minuscolo rimorchio, un zodiac da gonfiare. Daniel ha fatto rapidamente il conto delle persone e del materiale da trasportare, e la sua diagnosi è categorica:
“impossibile”. Non nascondo nemmeno la mia inquietudine, ma tento di rassicurare Daniel.
In effetti, poco dopo giunge una barca più grande al bordo del fiume (vedere foto), e ci rassicuriamo, carichiamo tutto, zodiac compreso e partiamo.Comprendiamo solo
adesso che con i 200€ abbiamo pagato il trasporto di andata e ritorno ed il diritto di accamparsi nel Parco Nazionale.Eccoci finalmente al campo, tende installate, zodiac gonfiato, la zuppa che
si cuoce su un gradevole fuoco e davanti ad esso, si socializza con i nuovi compagni, sono piacevoli e si danno molto da fare per renderci il soggiorno piacevole. Il pomeriggio, imbarcati
nello zodiac col materiale, ci dirigiamo verso la grotta di Kutukskaya 4, un quarto d’ora di navigazione, due ore di marcia sull’altopiano passiamo davanti alla grotta di Sumgan Kutuk che è la
più lunga grotta dell'Urale; queste grotte son localizzate all' incrocio di due fiumi : Belaya e Nugush. infine sotto terra, tra la freschezza delle concrezioni di ghiaccio che
ingombrano l'entrata. Il fresco che ci ha accolto, si trasformerà rapidamente in freddo glaciale dopo aver passato la strettoia finale in un'acqua a 4 o 5 gradi. I più magri hanno potuto limitare
i danni, ma la mia corpulenza mi ha obbligato ad approfittare pienamente del bagno. La sessione fotografica, essendo stata programmata sulla strada del ritorno, è inutile dire che è stata corta e
veloce.
Rientro al campo in notturna, poi pasto e veglia davanti al fuoco, gli amici Bachkiriens avevano portato un poco di rifornimento alcolico, il che, non ci dispiaceva
affatto.
L'indomani, una grande escursione in zodiac. Per andare a Kapova Cantina, risaliremo il fiume Belaya su 40 km; scopriremo delle magnifiche scogliere:
Kreiser, Muniack Tash. Su rocce a 30 o 40 metri di altezza, i ritratti di Lenin e Marx. Ci fermiamo al piccolo villaggio di Mjasogutova dove lasciamo la barca per chiedere in prestito un piccolo
camion 4x4. Ciò non era previsto nel programma, ma sembra che lo zodiac, visto la poca acqua, non possa arrivare fino alla fine. In cammino, vediamo l'entrata della grotta Victoria. I nostri due
amici Slava e Zhenya decidono di fare una battuta di esplorazione sul fiume; li ritroveremo soltanto due giorni dopo.
Poi arriviamo al Parco Nazionale di " ShulganTash." Là ci aspetta Olga Chervyatzova, la scienziata specialista in ecologia e che ha l’incarico di coordinare
gli studi sulla grotta. Si fa tardi. Anatollii spera che si faccino le foto in serata, ma non siamo in condizioni ottimali, dopo tante ore di navigazione per fare dei clic.
Ci limitiamo ad una semplice e veloce visita e prevediamo le foto per l'indomani. Questo ci dà l'opportunità di finire le bottiglie che avevamo in riserva in
compagnia di Olga.
La giornata successiva fu quindi dedicata alle riprese fotografiche alle pitture della grotta in compagnia di una guida. Pranzo nella località turistica, e
partenza per raggiungere lo zodiac ed il nostro campo base; arriviamo molto tardi. L'indomani smontiamo il campo e decidiamo di passare la notte da Eugénia prima di riprendere la
strada per Eikaterinburg.
Ritorno a Eikaterinburg: il giorno prima, Ulyana ha consultato la cartina stradale in compagnia di Anatollii che gli ha suggerito una buona scorciatoia;
la scorciatoia ci ha allungato la strada di 200 km!!! Grazie Anatollii.
Arrivata ad Eikaterinburg dopo mezzogiorno, Ulyana ne approfitta per portare l'automobile in una officina mentre facciamo una visita alla sede del club locale e la
sera facciamo una proiezione da Alexander.
Il 20, riposo, Daniel ha il volo di rientro a Mosca molto presto l'indomani mattina. Tutti vorrebbero condurlo all'aeroporto. Passeremo una parte della serata al
club e festeggeremo l'ultima serata da Vadim ed Annia.
Il 21 partenza per Tolosa via Mosca e Bruxelles per me.
Questo è stato un viaggio molto piacevole, abbiamo incontrato delle persone splendide che ci hanno portato dal caldo al freddo passando per le zanzare
dell'orrore. Grazie a tutti, da chi ci ha preso e riportati in aeroporto, a quelli che ci hanno accompagnati in spedizione e ci ha ospitato.
Michel
Il Gruppo Speleologico Neretino ed il Centro di Speleologia Sottomarina Apogon
con la partecipazione del Team Internazionale La Salle
la collaborazione del Diving Costa del Sud
con il patrocinio del Comune di Nardò
e della Federazione Speleologica Pugliese
presentano
Terra a Cuore Aperto
Mostra fotografica con immagini tratte da
“Earth’s open heart”, realizzate dal Team LA SALLE
col patrocinio di
FEDERATION SPELEOLOGIQUE EUROPEENNE
e della
SOCIETA’ SPELEOLGICA ITALIANA
La Mostra, sarà esposta
dal 14 luglio al 15 settembre,
all’interno della grotta subacquea delle Corvine
situata nel Parco Naturale Regionale
“Porto Selvaggio e Palude del Capitano” (Nardò-LE)
La mostra fotografica, prima al mondo ad essere allestita in una
grotta subacquea, è composta da 10 immagini ipogee, formato
100x70cm, tratte da "Earth's open heart", mostra fotografica
realizzata dal Team Internazionale La Salle in occasione
dell'anno internazionale del Pianeta Terra.
L'esposizione è accessibile solo a subacquei con adeguata
esperienza speleo-subacquea e con idonee attrezzature di
progressione, oppure con il supporto di un diving specializzato.
Si raccomanda ai visitatori della mostra un comportamento
assolutamente rispettoso dell'ecosistema della grotta.
Autori delle immagini esposte:
Antonio Danieli, Michel Renda, Daniel Chailloux,
Gaspard Magarino, Andreas Schober, Peter & Ann Bosted
Esteban Ruben Grau Gonzales, Peter Gedei, Jean-Marie Chauvet
la selezione delle immagini è stata curata da Antonio Danieli
Le groupe spéléologique Neretino et le centre de spéléologie Sottomarina Apogon
Avec la participation du Team International La Salle
la collaboration de Diving Costa del Sud
avec l’aide de la Commune de Nardò
et de la Fédération Spéléologique de Pouilles
presentent
Terra a Cuore Aperto
Exposition de photographies tirées de
“Earth’s open heart”, réalisées par le Team LA SALLE
avec l’aide de la
FEDERATION SPELEOLOGIQUE EUROPEENNE
et de la
SOCIETA’ SPELEOLGICA ITALIANA
L’exposition se déroulera :
du 14 juillet au 15 septembre,
à l’intérieur de la grotte subaquatique des Corvine
située dans le Parc Naturel Régional
“Porto Selvaggio e Palude del Capitano” (Nardò-LE)
L’exposition photographique, la première au monde réalisée
dans une grotte subaquatique, est composée de 10 images d’hypogée, d’un format
100x70cm, extraites de "Earth's open heart", réalisées par le
Team Internazionale La Salle à l’occasion de l’année internationale de la Planète Terre.
L'exposition est accessible seulement en plongée avec une expérience de plongée-spéléo
Ou accompagné d’un plogeur spécialisé.
Il est recommandé aux visiteurs un comportement
Absolument respectueux de l’écosystème de la grotte.
Auteurs des images exposées :
Antonio Danieli, Michel Renda, Daniel Chailloux,
Gaspard Magarino, Andreas Schober, Peter & Ann Bosted
Esteban Ruben Grau Gonzales, Peter Gedei, Jean-Marie Chauvet
la sélection des images a été faite par Antonio Daniel
The “Neretino” Cave Group and the “Apogon” Cave Group
collaborated by the International Team La Salle Association
and the “Costa del Sud” Diving,
supported by the municipality of Nardò and the Cave Federation of Puglia,
present
“Terra a Cuore Aperto” photography exhibition.
It shows some enchanting pictures created by International Team la Salle Association with the sponsorship of the
FEDERATION SPELEOLOGIQUE EUROPEENNE and the
SOCIETA’ SPELEOLGICA ITALIANA.
The exhibition will be open from 14 July until 15 September and it will be mounted inside a beautiful sea cave, that is located in a regional natural park, that is well know as the “ Porto Selvaggio e Palude del Capitano” in Nardò, Italy.
This photo exhibition will be displayed inside a sea cave and it will show 10 cave photos ( 100x70 cm) extracted from “Earth’s open heart” show, created by Team la Salle in the occasion of the International Year of Planet Earth.
The exhibition access is available just for divers with advanced open water diver patent and cave experiences, or for divers supported from some expert cave divers. Be careful when diving into the cave!
Pay attention to the cave ecosystem and behave decently!
Photographers: Antonio Danieli, Michel Renda, Daniel Chailloux,
Gaspard Magarino, Andreas Schober, Peter & Ann Bosted
Esteban Ruben Grau Gonzales, Peter Gedei, Jean-Marie Chauvet
www.lasalle3d.com
Photography exhibition curated by Antonio Danieli.
Dal 6 giugno 2012 Daniel Chailloux e Michel Renda voleranno in Russia
(vedi programma)
Mercoledì 6 giugno:
Arrivo a Mosca.
Giovedi, 7 giugno:
Visita nel cuore di
Mosca.
Nel tardo pomeriggio volo per Ekaterinburg.
Venerdì 8 giugno:
Mattina visitare
i dintorni di Ekaterinburg.
Nel tardo pomeriggio, la proiezione 3D a Sverdlovskii .
Sabato 9 giugno:
Al mattino partenza per
il nord degli Urali.
Fiumi Lozva, Vizhai vicino alla città di Ivdel. Regione dove ci sono grotte bellissime.
Martedì 12 Giugno:
Ritorno a Ekaterinburg.
Mercoledì 13 giugno:
Partenza per gli
Urali meridionali Bashkiriya.
Visita della città di
Ufa e grotte lungo il fiume Zelim.
Visiteremo le grotte
di Kapova e molte altre.
Domenica 17 giugno:
ritorno a Ekaterinburg.
Lunedi 18, Martedì 19, Mercoledì 20
giugno:
Partenza per San
Pietroburgo in treno. Giro della città.
Presentazione e proiezione
per il National Geographic Russo.
Mercoledì 20 giugno:
Rientro in treno per
Mosca
Giovedi, June 21 ritorno in
Francia
TUTTE LE FOTO DELLA NOSTRA PRESENZA ALLA VENTESIMA EDIZIONE
ALL THE PHOTOS OF OUR PRESENCE IN THE TWENTIETH EDITION
Du 14 au 20 août 2011, se dérouleà Olargues en France, la Première Rencontre Internationale des Photographes du Monde Souterrain.
Cette manifestation se clôturera par la projection samedi 20 des meilleures photos réaliséedurant la semaine, ainsi que les travaux des différents participants.
Dal 14 al 20 agosto 2011, a Olargues in Francia, si
svolgerà il Primo Incontro Internazionale dei fotografi del mondo sotterraneo.
L'evento si concluderà con la proiezione delle
migliori foto realizzate nella settimana e alcune multivisioni dei partecipanti.
Del 14 al
20 agosto de 2011, Olargues en Francia, se llevará a
cabo el Primer Encuentro Internacional de los fotógrafos del mundo
subterráneo.
El evento concluirá con
la proyección de las mejores fotos tomadas durante la semana
yalgunos multivisión de los participantes.
The First International Meeting of the Photographers of the Underworld will be held in Olargues, France, from 14th to 20th August, 2011. The best pictures taken during the week will be shown at the end of the meeting, along with multivision prepared by some of the partecipants
Vom 14. bis zum 20. August findet in Olargues (Frankreich) das Erste Internationale Treffen für Unterirdische Fotografie statt. Am Ende der Veranstaltung
werden die besten während der Woche aufgenommenen Fotos und einige Multivisionen der Teinehmer projiziert.
"Underground of Enchantment" è una mostra fotografica in 3D di una delle grotte più interessanti al mondo, la Lechuguilla Cave, situata nel sud-est del New Mexico.
Lechuguilla Cave è la grotta in calcare più
profonda degli Stati Uniti (486.9m) e
la sesta più lunga al
mondo (206km). La grotta ha uno spettacolare ecosistema, molto fragile che è
rimasto inviolato fino al 1986. Per proteggere questo ecosistema, l’entrata in Lechuguilla è limitata solo alle
esplorazioni scientifiche.
La mostra contiene fotografie 3D e multivisioni
di David De Roest, Daniel Chailloux, Michel Renda, Peter & Ann Bosted, alcuni dei più famosi fotografi 3D a livello internazionale e quasi tutti soci
del La Salle – international team photo 3D
"Underground of
Enchantment" si può visitare dal 7 Maggio 2011 e per
tutta l'estate, presso il Museo Carlsbad & Art Center. Dopo
l'agosto 2011 "Underground of
Enchantment", viaggerà in giro per New
Mexico, Colorado e Texas occidentale per 10 mesi. In fine, nell’estate 2012 sarà esposta presso il Carlsbad Caverns National Park presso il centro visitatori.
Con il patrocinio della Sociedad Espeleologica de Cuba, della Società Speleologica Italiana e della Fédération Française de Spéléologie, partirà il 25 marzo una spedizione di documentazione video-fotografica che avrà come obiettivo la realizzazione di un cortometraggio sulla storia delle esplorazioni de la Cueva Farallones de Gran Tierra de Moa.
Piccolo resoconto della spedizione.
Appena giunti a Matanza facciamo i conti con la dogana e un gruppo elettrogeno distrutto, ma per fortuna possiamo ancora contare su quello dei cubani. Una speranza vana perché a Moa abbiamo scoperto che anche quello non funzionava. I problemi di alimentazione elettrica hanno pertanto condizionato tutta la spedizione e i 2 pannelli solari hanno minimamente compensato questa problematica. Ma andiamo per ordine. A Matanzas ci siamo fermati 3 giorni per completare gli ultimi preparativi logistici, in verità di tutto si é occupato l’inesauribile Esteban mentre noi ci siamo dedicati alle splendide grotte Matanzere. Abbiamo topografato una nuova grotta del complesso di S. Catalina superando abbondantemente il km di sviluppo, fermandoci in due gallerie che vanno, vanno e vanno. Ovviamente abbiamo fotografato queste e anche un ramo del Jarrito, grotta del complesso di Bellamar, in un settore in parte ancora non visitato negli anni passati. Poi un momento istituzionale, quello della firma dell’accordo Franco-Cubano tra Sociedad Espeleologica de Cuba e Federazione Francese di Speleologia in tutto identico al precedente Italo–Cubano. L’accordo, in cui il team è stato il tramite, é stao firmato da Ercilio Vento presidente della SEC e Christophe Tschertrer rappresentante della FFS in qualità di responsabile della Commissione della protezione del Carsismo FFS, é stato un momento molto emozionante per le prospettive di sviluppo che offre al Proyecto Bellamar.
Nel frattempo notizie positive e negative si susseguono da Moa. Un ponte a 18 Km dal nostro campo base é crollato e la strada è molto disastrata. Ci viene in soccorso il CNAP, Centro Nazionale Aree Protette di Cuba, Organo del Ministero dell’ambiente Cubano che sta seguendo il nostro progetto 3D mettendoci a disposizione un camio a 4 ruote motrici al solo costo del gasolio necessario. Una fortuna che solo qualche anno fa era inimaginabile per noi e per la SEC, evidente frutto del valore che il ministero da al progetto.
Un viaggio lunghissimo quello che ci porta da Matanzas al Parco dei Farallones de Moa, un viaggio che ci ha permesso di esplorare e topografare 3 nuove grotte per più di 1000m di sviluppo e di realizzare la sezione poligonale del ramo principale della grotta. Il tempo ci é sfuggito di mano e solo a fine spedizione abbiamo avuto ben chiaro l'elevato potenziale esplorativo del massiccio, un potenziale che ci attenderà sicuramente in una prossima spedizione. Durante gli otto giorni siamo riusciti ad addestrare alla progressione verticale anche 3 guide del parco. La permanenza al parco è stata ricchissima di emozioni: boa e animali stranissimi ci hanno affascinato in ogni momento del giorno e della notte. Il parco infatti detiene la biodiversità più ricca dei Caraibi e ogni angolo sembra il paradiso.
Le foto fatte sono tante, ma le vedrete tutte in seguito, vogliamo spendere queste nostre ultime righe per ringraziare tutti i dipendenti del parco e i campesino che ci hanno aiutato, con il solo compenso di un sorriso, in questa splendida avventura.
Proyecto Bellamar 2011
La Salle Team - SEC – SSI - FFS
I componenti della spedizione documentaristica:
ANTONIO | DANIELI | IT |
ARMANDO | LAZZARI | IT |
NICOLA | TISATO | IT-CH |
MARIA LUISA | TAVAGNA | IT-CH |
FABIO | NIGRO | IT |
STEFANIA | IMPAGLIAZZO | IT |
MICHEL, PIERRE | RENDA | FR |
CHRISTOPHE, MARC | TSCHERTER | FR |
JEAN - PHILIPPE, PASCAL | FERRARA | FR |
CARLOS | SANCHEZ VASQUEZ | ESP |
ESTEBAN | GRAU | CU |
HUMBERTO | FERNANDES | CU |
ORTEGA | JUAN PEDRO | CU |
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